D'Alfonso vuole "toscanizzare" l'Abruzzo

TERMO – Nell’Oasi si di pace del convento di San Gabriele dell’Addolorata di Isola del Gran Sasso, si è aperta questa mattina la giunta tematica convocata dal Presidente Luciano D’Alfonso con un solo punto all’ordine del giorno: individuare il percorso sul quale condurre l’azione amministrativa regionale. All’incontro c’erano il presidente del Consiglio Regionale, Giuseppe Di Pangrazio, il vice Presidente della Giunta Giovanni Lolli, gli assessori Mario Mazzocca, Dino Pepe, Donato Di Matteo, Marinella Sclocco e Silvio Paolucci, il sottosegretario alla presidenza Camillo D’Alessandro, i consiglieri regionali Luciano Monticelli, Pierpaolo Pietrucci, Lorenzo Berardinetti, Mario Olivieri, Lucrezio Paolini, Alessio Monaco, il presidente dell’ARPA, Luciano D’Amico. Dall’incontro è emerso un paradosso, ovvero che l’Ente regione è “non conosce i numeri sociali della sua realtà" e, di conseguenza, è "incapace di essere efficace". C’è la necessità, quindi, di rompere con il passato per "toscanizzare l’Abruzzo", e intensificare la pianificazione strategica. Il presidente ha evidenziato le gradi criticità dell’Ente Regione rispetto alla difficoltà di rapportarsi con l’Unione europea, l’assenza di obiettivi, di concentrazione, di realizzabilità. La nostra "non è una Regione funzione", perché non è una "struttura organizzata, depersonalizzata" e che non si pone, nello svolgimento quotidiano, la domanda ultima sulle questioni come l’attrattività degli investimenti, la facilitazione della vita alle imprese, la formazione, la capacità di porsi obiettivi e di pensare per obiettivi. Da qui, la necessità di "insediare oggi una nuova ambizione lavorativa" e di definire un piano dettagliato degli obiettivi, inaugurando un nuovo metodo per mettersi al riparo dalle ordinarie emergenze".